domenica 6 maggio 2012

Griffe o graffi?

Quanto conta il marchio? Nella moda conta tantissimo, lo sappiamo. E' commisurato all'effettiva qualità dei capi che andiamo ad acquistare? Se conoscete una risposta definitiva a questa domanda chiamate pure la redazione di Vogue e dite ad Anna di sgombrare la scrivania. Il motoaperitivista ritiene che nella moda il marchio sia importante, perché spesso non solo si erge al di sopra del comune senso dello stile nell'intento di elevarlo, ma perché rappresenta anche una ricerca tecnica e artistica, ciò ha un peso e deve essere riconosciuto.


Ma il prezzo? E' onesto? Nulla è onesto a questo mondo, però una griffe non è soltanto il prodotto che vende, ma il mondo che rappresenta, lo stile non è solo un insieme di capi abbinati per taglio e colore, sai che fatica altrimenti...basta usare la mazzetta pantone (il tono su tono spacca sempre). Da persona che ha lavorato nella moda, ritengo di saper dare il giusto peso a un capo d'abbigliamento, ma mi trovo in difficoltà quando mi chiedono: "Ma li vale questi soldi?" Sì. E no. Tu che valore gli dai? Cosa ti comunica? Come te lo senti addosso, ma soprattutto: come ti fa diventare ai tuoi occhi prima che a quelli degli altri?


Per quanto riguarda i capi tecnici da motociclisti c'è un elemento in più da considerare: la sicurezza. Si tratta di indumenti che devono proteggere dalle intemperie, dalle temperature estreme e dagli errori del pilota. Questo implica una continua attività di ricerca e sviluppo a cui è giusto dare un valore, anche economico. Esistono delle griffe nell'abbigliamento motociclistico? Sì, il made in Italy la fa da padrone, ma ci sono anche marchi europei, americani e giapponesi che si difendono benissimo dalle sportellate dei motostilisti nostrani. Il problema semmai è sempre lo stesso: vale la pena spendere qualcosa in più?


Io tocco sempre con mano, mi informo e non mi lascio abbindolare dal marchio pur riconoscendone i meriti. Ho potuto notare che una gran quantità di marchi medi offrono tutto ciò che serve senza eccellere, a volte presentando anche collezioni molto modaiole. E poi ci sono pochi marchi top, che si fanno pagare cari. Se è vero che lo stile è tutto e questi marchi dettano legge, vale la pena pagare così tanto? L'unica risposta possibile è no, ma anche sì. I marchi top propongono sia capi di fascia media che utilizzano per fare numero sia capi di altissimo livello nei quali inseriscono gli ultimi risultati delle loro ricerche.


I marchi di secondo piano, non potendo vantare cavalli di battaglia ultratecnologici, pongono la massima attenzione in ciò che sanno offrire, spesso ottenendo risultati superiori a quelli dei marchi top, limitatamente alla loro fascia di prezzo. Il motoaperitivista dice: l'innovazione e la tecnologia si devono pagare, ma lo stile è tutto e c'è sempre una soluzione più economica ed esteticamente appagante se non si pretende l'ultima novità. Ah, quasi dimenticavo: un bacio alla nuova lettrice e una virile stetta di mano all'altro unico lettore. Ci vediamo in strada o al bar.

1 commento: